Con l’arrivo del freddo, il buon funzionamento della caldaia o del climatizzatore a pompa di calore è fondamentale, sia per assicurarti un inverno al caldo che per non incappare in spiacevoli sanzioni. Un impianto in ordine, inoltre, inquina e consuma meno: sicuramente un aiuto al tuo portafoglio.
Dall’aprile 2013 è operativo il regolamento DPR n. 74 in materia di controlli sull’efficienza energetica (diversi da quelli per la sicurezza) dei sistemi di climatizzazione (caldaie e condizionatori):
- impianti domestici (superiori ai 10 kW e inferiori a 100 kW di potenza) a combustibile liquido o solido: i controlli sono da fare ogni due anni;
- impianti domestici (superiori ai 10 kW e inferiori a 100 kW di potenza) a gas metano o GPL: i controlli sono da fare ogni quattro anni.
Eccezioni da valutare
Tieni presente che esistono alcune eccezioni a queste regole generali:
- la frequenza esatta dei controlli può essere definita (sotto i quattro anni) dal produttore dello specifico apparecchio ed eventualmente anche dallo stesso installatore;
- ricorda anche che le ispezioni di sicurezza sono diversamente regolamentate (DPR 412/93 e 59/1999, s.Lgs. 192/2005 e 311/2006) da Province e Comuni se con più di 40.000 abitanti.
Rispettare le scadenze previste per la manutenzione è importante per la tua sicurezza e per evitare eventuali sanzioni, spesso pecuniarie, regolamentate dai singoli Comuni. Sono proprio questi ultimi a fare i controlli a campione e – se si presentano – sei tu che devi dimostrare l’avvenuta manutenzione tramite il libretto di caldaia e le fatture (a meno che tu non viva in un condominio con riscaldamento centralizzato, in cui questi doveri spettano all’amministratore).